Milano-Sanremo 2021, Jasper Stuyven beffa tutti!

Jasper Stuyven sorprende tutti alla Milano – Sanremo 2021. Con un attacco a fine discesa il belga riesce a beffare i grandi favoriti resistendo alla volata per una manciata di centimetri. Secondo posto per un eccezionale Caleb Ewan, capace di seguire gli attacchi dei big sul Poggio, davanti a Wout Van Aert, che insieme a Julian Alaphilippe a provare ad attaccare sull’ultimo strappo del giorno, senza riuscire a fare la differenza su un gruppetto di una dozzina di corridori che si è giocato la vittoria in Via Roma.

Il sole del mattino non basta a scaldare, che dunque decidono subito di riscaldarsi con una partenza vigorosa. Bastano tuttavia pochi scatti per comporre la fuga di giornata, che ancora una volta vede gli uomini del Team Novo Nordisk farsi trovare pronti, con Charles Planet e Andrea Peron che si inseriscono anche quest’anno nel tentativo di giornata. Con loro anche Mathias Norsgaard (Movistar), Alessandro Tonelli (Bardiani CSF Faizanè), Mattia Viel (Androni – Sidermec) e Taco Van Der Hoorn (Intermarché-Wanty-Gobert), mentre qualche chilometro più tardi arriva anche Filippo Tagliani (Androni-Sidermec), atteso una volta che il gruppo ha dato il benestare al tentativo, con il margine arrivato a 4’25” dopo neanche 15 chilometri di corsa.

Rapidamente il distacco sale ancora, fino ad arrivare a 7’20”, ma le squadre degli uomini più attesi non tardano a mettersi in testa. Alpecin – Fenix, Deceuninck – QuickStep e Jumbo – Visma mettono infatti ciascuna un elemento a controllare la fuga, tenendo da subito un ritmo alto, che porta il distacco a calare. Le prime tre ore di corsa si svolgono dunque alla media costante di oltre 42 chilometri orari, con sempre Paul Martens, Senne Leysen e Tim Declercq a fare il ritmo, collaborando come fossero compagni di squadra. L’obiettivo comunque di sfiancare le ruote veloci è ancora più evidente quando il ritmo aumenta ulteriormente iniziando la lunga scalata di Colle del Giovo, dove il vantaggio dei fuggitivi diminuisce in maniera piuttosto drastica, scendendo sotto i quattro minuti rispetto ad un gruppo in lunga fila indiana.

La situazione resta sostanzialmente la stessa anche nella scalata e nella successiva discesa, con il gruppo che entra sull’Aurelia con 3’15” di ritardo sui battistrada. Proprio in quel momento c’è un frazionamento del plotone, che però si ricompatta dopo un paio di chilometri. A 100 dall’arrivo Nacer Bouhanni (Arkéa-Samsic) è vittima di una caduta, non potendo evitare il compagno Thibault Guernalec caduto davanti a lui. I due, comunque, dopo lo sfogo di Bouhanni contro il compagno, ripartono velocemente e riescono a rientrare in gruppo.

Il gruppo continua a tenere un ritmo altissimo e anche davanti per non essere ripreso troppo presto sono costretti ad andare fortissimo, ma Mattia Viel non riesce a resistere e si stacca a poco più di 60 km dall’arrivo, ancor prima dell’inizio dei tre capi. Sul Capo Mele è invece Andrea Peron che non riesce più a tenere il ritmo e si stacca, imitato poco prima della scalata del Capo Cervo dal compagno Charles Planet e Filippo Tagliani. Sul Capo Berta invece Alessandro Tonelli prova ad andare via da solo, mentre in gruppo Sam Bennett (Deceuninck-QuickStep) è vittima di una foratura. Il corridore della Bardiani-CSF-Faizané viene però subito ripreso dagli altri fuggitivi, mentre l’irlandese riesce a rientrare in gruppo dopo un inseguimento di un paio di chilometri.

Inizia una lunga volata per prendere in testa la Cipressa che il gruppo inizia con soli 20” di ritardo dai fuggitivi che vengono ripresi uno dopo l’altro (Taco Van der Hoorn è l’ultimo a resistere) lungo la salita. Lungo la Cipressa è la Jumbo-Visma nella persona di Sam Oomen a fare il ritmo, con il capitano Wout Van Aert subito a ruota. La Ineos Grenadiers però si porta in testa proprio poco prima dello scollinamento per cominciare a fare il ritmo in discesa con un gruppo che conta ancora tutti i favoriti e possibili outsider della vigilia, tranne Alberto Bettiol (EF Education-Nippo) e Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) che si erano staccati lungo la salita.

In discesa il ritmo della Ineos Grenadiers fa male a molti e il gruppo si spezzetta, lasciando una quarantina di corridori al comando. Il secondo gruppo fa comunque in tempo a rientrare prima della salita del Poggio, che comincia ancora una volta dopo una lunga volata per prendere la salita nelle posizioni di testa. Lungo la salita del Poggio sono ancora gli Ineos a fare il ritmo con Filippo Ganna, ma ad accendere la miccia è un attacco di Julian Alaphilippe (Deceuninck-QuickStep), seguito subito da Wout Van Aert (Jumbo-Visma) e poi da un’altra dozzina di corridori. Nessuno di questi riesce a fare la differenza, con un pimpante Caleb Ewan (Lotto Soudal) che si mantiene sempre nelle posizioni di testa.

Nella successiva discesa nessuno però riesce a fare la differenza, anzi rientrano anche Sonny Colbrelli (Bahrain Victorious)  e  Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), e così appena terminata la discesa decide di partire Tom Pidcock (Ineos Grenadiers), che però viene subito ripreso, mentre Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), che parte poco dopo ottiene subito un buon margine. Da dietro riparte anche Soren Kragh Andersen (DSM), che va a riprendere il belga proprio in vista della Flamme Rouge, mentre dietro l’inseguimento non è ben organizzato. Negli ultimi 500 metri Kragh Andersen si mette davanti provando a fare un grande ritmo, ma di fatto tira la volata a Stuyven che parte ai -150, mentre da dietro un generosissimo Alaphilippe prova a lanciare una volata lunghissima, ma ormai il gruppo è troppo lontano e così Caleb Ewan, che riesce a vincere lo sprint del gruppo deve accontentarsi del secondo posto visto che il belga della Trek-Segafredo riesce a tagliare per primo il traguardo.

Risultato Milano – Sanremo 2021

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